ANALISI DEI RISCHI

 
L'analisi territoriale è stata finalizzata in modo da mappare "aree ad ugual vocazione di "rischio" e quindi mettere in risalto quelle fenomologie capaci di provocare "eventi catastrofici" tali da attivare i meccanismi di protezione ed intervento tipici della Protezione Civile. Ovviamente non tutti gli eventi calamitosi rappresentano "catastrofi" di rilevanza tale da riguardare la Protezione Civile. Si è ritenuto che nell'ambito della valle Arroscia in coincidenza di eventi meteorologici eccezionali   (come quello  del novembre 1994 e 2000) il succedersi di innumerevoli piccoli scoscendimenti nei versanti, possa rientrare nel novero delle calamità naturali di possibile oggetto di intervento da parte P.C. almeno a livello comunale.
 
 
 
RISCHIO DA FUOCO
 
La presenza di zone "a rischio alto", prima di tutto, è stata valutata  per il tipo di vegetazione o per la presenza di insediamenti pericolosi.
 
Abitati non significativamente esposti al rischio di coinvolgimento in grandi incendi boschivi
L'agglomerato urbano maggiore presente nel territorio costituito dal Capoluogo non corre particolari rischi di essere coinvolto in incendi boschivi trovandosi nell'ambito della pianura franca delimitata ai suoi lati rispettivamente dal Lerrone ed Arroscia.
 
Abitati con possibilità di essere esposti al rischio di coinvolgimento in grandi incendi boschivi
Le varie frazioni localizzate nei versanti (Marta, Ligo Bossoleto, Coasco) hanno comunque poche possibilità di essere coinvolte da grandi incendi boschivi, essendo relativamente distanti dalle zone ad alto rischio e in genere contornate da terrene coltivi.
 
Depositi infiammabili ed esplosivi
Non si sono localizzati depositi infiammabili, o di esplosivi di rilevanza per la protezione civile. Si ricorda la presenza di un metanodotto. 
 
Attività artigianali e/o industriali a rischio in caso di incendio
Le attività più esposte e riportate nella carta risultano le falegnamerie, le fabbriche di sacchetti di plastica, la fabbrica di lavorazione residui oleari e le principali ditte di import-export di frutta, verdura e fiori.
 
Ambiti territoriali a rischio basso
Sono considerate a rischio molto basso l'intera piana alluvionale nel fondovalle del Lerrone e dell'Arroscia e le aree di terrazzo  alluvionale per lo più coltivate e le fasce pedemontane adiacenti ai terreni coltivati.
 
Ambiti territoriali a rischio medio con scarse possibilità di propagazione di incendi su grandi estensioni
Sono comprese in questa voce le zone di coltivo ad uliveto e le zone agricole intorno ai centri abitati nonché alcune zone ormai pressoché denudate a scarsissima copertura vegetale.
 
Ambiti a rischio elevato con possibilità di propagazione su grandi estensioni
A questa voce corrispondono tutte le aree boschive ( da fitte a rade) o coperte da cespugli ed arbusti.In particolare l'associazione boschiva a maggior rischio è costituita dalle pinete. Le possibilità di propagazione dell'incendio sono generalmente alte. Sono state inserite nella presente classe anche tutte le zone che sono già soggette ad incendio boschivo.
 
Rete viaria ai fini della prevenzione incendi
La rete viaria principale è rappresentata dalla provinciale Lusignano - Villanova (in sponda destra del sistema fluviale del Centa Arroscia) e dalla statale della Valle Arroscia sulla direttrice  Albenga - Ortovero mettendo in rapida comunicazione il territorio comunale con Albenga sede tra l'altro di una Caserma dei Vigili del Fuoco e del Comando della Forestale. Come rete viaria secondaria possono essere considerate varie strade comunali ed interpoderali (queste ultime in genere di sufficiente percettibilità) che permettono di avvicinare e talvolta  di raggiungere le zone a maggior rischio.

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